Caro Tentorio... - Comunicato di risposta al sindaco Tentorio -

28.02.2014 13:32

Venerdì14 febbraio, in seguito alla precedente decisione in consiglio comunale di sgomberare e rimettere all'asta per l'ennesima volta Cascina Ponchia, siamo scesi in piazza davanti al Comune per protestare contro lo sgombero e la vendita della Cascina, informando i passanti circa la situazione in atto. Durante il presidio sotto il Comune abbiamo chiesto un incontro faccia a faccia con il sindaco Tentorio. La segreteria ci ha risposto che saremmo stati contattati per fissare un appuntamento che sarebbe dovuto tenersi entro la fine della seguente settimana lavorativa, ovvero entro venerdì 21 febbraio.

 

Siamo stati contattati solamente martedì 25 febbraio via mail, ma non per dirci quando avremmo potuto avere un dialogo col sindaco, ma bensì per replicare quanto già detto da loro in consiglio comunale. Si legge infatti nella lettera firmata da Franco Tentorio: “In considerazione peraltro della volontà di un doveroso ascolto delle richieste del Vostro gruppo di giovani, l'Amministrazione comunale è disponibile a individuare ALTRO LUOGO per lo svolgimento di attività sociali e culturali per cui voleste preciso impegno.”

 

Sul Corriere della Sera di ieri, giovedì 27 febbraio, leggiamo le parole del nostro caro sindaco: “Venerdì ho scritto ai ragazzi che occupano la Cascina Ponchia” - a tal proposito ci sentiamo di consigliarVi di investire qualche spicciolo, oltre che per le politiche sociali, anche per sistemare le Vostre vie telematiche e sistemi informatici, dato che la mail, a noi, è arrivata solo martedì - “e ho proposto loro di trovare una SOLUZIONE INSIEME”.

 

ALT! ALT! ALT! Fermi un attimo. Approvare e procedere allo sgombero della Cascina Ponchia per poi metterla all'asta senza che prima vi sia un dialogo faccia a faccia, come da noi richiesto; dire che dobbiamo costituirci in associazione dopo aver abbandonato la Cascina per poi chiederVi se magari ci date un posticino dove stare; questo per voi vuol dire trovare una SOLUZIONE INSIEME???

 

Aggiungiamo inoltre che, contemporaneamente alla letterina di Tentorio,quest'ultimo sta provvedendo affinché sia nella cascina Ponchia,sia nell’occupazione in via Monte Grigna, venga tagliata la corrente, tra l'altro pagata con regolare contratto, impedendo e interrompendo di fatto qualsiasi tipo di iniziativa e attività incorso presente o futura.

 

È chiaro che per il sindaco la prima preoccupazione è quella di fermare realtà di lotta, realtà che rappresentano una spina nel fianco all’amministrazione, realtà che hanno messo in luce le contraddizioni cittadine, dall’emergenza abitativa al mal utilizzo di quei “beni pubblici” sempre più spesso inseriti all’interno di strategie di mercato speculative che vanno a calpestare i reali bisogni della cittadinanza.

 

Contro la VENDITA e lo SGOMBERO della Kascina Autogestita Popolare abbiamo raccolto già più di 500 firme. 500 firme che non sono solo contro l'alienazione dello stabile, ma 500 firme che per di più sostengono,condividono e partecipano alle iniziative che vengono proposte in Cascina. Iniziative che non si sono fermate mai, nemmeno dopo il Vostro sigillo “Cascina sotto sgombero”, e non si fermeranno mai finchè non verrete a privarci di questo spazio con la forza.

 

Noi da qui non ce ne andiamo! 

Sbatterci fuori non placherà i nostri animi,come nemmeno la nostra voglia di spazi e socialità.

 

Kollettivo Autonomo Popolare

Kascina Autogestita Popolare

kap@inventati.org